Storia > Dojo Kun
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Dojo kun tradotto letteralmente significa le regole del luogo dove si segue la Via.
È
sinonimo di ricerca del perfezionamento attraverso lo studio del karate
e consta di cinque principi che determinano lo sviluppo fisico e
spirituale del praticante. Il dojo kun avvia all'esercitazione della
giusta condotta da tenersi e crea il nesso tra lo studio filosofico
dell'arte marziale e lo studio pratico della tecnica: le conoscenze
della Via (do) non devono restare dei principi vuoti ma piuttosto
forgiare il comportamento, globalmente inteso, del praticante. Il dojo
kun è perno di un'esercitazione spirituale incentrata sullo studio
dell'arte marziale (Budo), in grado di produrre progressi in ogni campo
dell'azione umana, la sua comprensione ha importanza quanto
l'affinamento delle tecniche: prima, dopo l'allenamento, durante la
cerimonia del saluto, vengono pronunciate le regole del dojo kun;
l'allievo più anziano di grado enuncia le frasi, ripetute da tutti gli
allievi nella posizione del saluto. L'origine del dojo kun riporta agli
albori dell'arte marziale, si dice che il primo dojo kun sia stato
codificato dal monaco buddista Bodhidharma, nel monastero di Shaolin.
Nel karate fu stabilito dal maestro Sakugawa di Okinawa e giunge sino a noi, fondamento dello stile tradizionale.
I principi del dojo kun sono cinque.